Puglia

Vacanze Romane
Festival di Musica Popolare a Roma
La Puglia - musiche e danze dal Salento al Gargano
CIP, via delle Ciliegie 42 (P.Togliatti), Roma
Informazioni e Iscrizioni
mob. 393 8619200 (13-15 e 18-21)

info@cipalessandrino.org

info@radicidelsuono.it


Venerdi 4 Aprile (ore 22)

Incontro musicale e presentazione Libro con Enrico Noviello
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Sabato 5 Aprile
Visita guidata nel cuore di Roma (ore 10)
Stage di Pizzica Salentina con Franca Tarantino (15-19)
Stage Organetto con Massimiliano Morabito (15-19)
Stage Tamburello con Davide Conte (15-18)
Mostra fotografica di Angelo Maggio (interviene l'autore)
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Doppio Concerto (ore 22)
Calalasera di S.Giovanni Rotondo e SalentoTrad
Mostre Strumenti musicali Alfonso Toscano,
Libri ed. Kurumuni e AnimaMundi
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Domenica 6 Aprile
Visita guidata nel cuore di Roma (ore 10)
Proiezione film, video e documentari a tema (ore 15)
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Stage di Pizzica Salentina e Tarantella del Gargano
a cura di Franca Tarantino
Psicoterapeuta-Danzamovimentoterapeuta e studiosa di danze tradizionali, da anni si occupa di cultura popolare dapprima spinta dalla riscoperta delle sue radici, in seguito come approfondimento degli aspetti etno‑coreutici e terapeutici che alcune danze del sud Italia ancora oggi conservano. Il bagaglio di esperienze che nel tempo ha costruito si è sviluppato vivendo le atmosfere delle feste popolari, a contatto con la gente, osservando ed ascoltando gli anziani. In seguito ha arricchito il suo bagaglio di esperienze attraverso stage-seminari e laboratori.Svolge laboratori di pizzica-pizzica e sulle tarantelle del sud, in tutta Italia nell’ambito di Folkfestival e nelle scuole pubbliche.Ha danzato con alcuni gruppi di musica popolare (Antonio Infantino ed i Tarantolati di Tricarico-Lucania ,I Tamburi del Vesuvio-Roma, Uaragniaun -Alta Murgia, Altamura). Attualmente danza con la Nuova Compagnia di Canto Popolare (Napoli).
Per altre info su Franca Tarantino vedi la sua pagina sul nostro blog.
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Stage di Organetto
a cura di Massimiliano Morabito
Seminario di pizzica pizzica per organetto tenuto da Massimiliano Morabito suonatore che svolge da anni ricerche etnomusicali in terra di Puglia.
Il seminario prende l'avvio dall'ascolto di fonti orali degli anziani suonatori di organetto della Puglia Centro Meridionale (dal Basso Salento alla Murgia Meridionale) per proseguire con lo studio e l'esecuzione di alcuni esempi di pizziche pizziche.
Il seminario è rivolto sia ad organettisti principianti che di livello avanzato (non è indispensabile ma è preferibile avere un organetto in tonalità Sol/Do).
Numeri: Massimiliano Morabito 3284005577
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MASSIMILIANO MORABITO
Nel 2000 intraprende lo studio dell’organetto con Mario Salvi e successivamente frequenta stage con Vincenzo Caglioti, Roberto Tombesi, Riccardo Tesi, Joseba Tapia, Stéphane Delicq, Filippo Gambetta e Renato Borghetti. Dal ’99 studia e ricerca le musiche tradizionali della Puglia centro-meridionale e nel 2004 cura il cd “Tomma tommë – musiche e balli dalla Murgia dei trulli” pubblicato dalla Ethnica di Pino Gala. E’ stato nel 2004 componente dell’Orchestra popolare della “Notte della taranta” diretta da Ambrogio Sparagna. Da novembre 2005 a Giugno 2007 è stato componente stabile dell’ Uccio Aloisi Gruppu. E’ da 4 anni componente stabile della Salentorkestra e insegna il repertorio pugliese per organetto in italia e all’estero. Nel giugno 2007 ha suonato per rosso Alice condotto da Beppe Vessicchio e nel programma televisivo “Stella” condotto da Maurizio Costanzo. Ha suonato in molte rassegne tra le quali: Zingaria 2007 – Mola di Bari (Ba), TarantaFest 2007 – Riposto (Ct), Notte della Taranta 2007 – Cutrofiano (Le), MajellaFolkFestival 2007 – San valentino (Pe), Borgagne (Le) 2007, Honefoss (Norvegia) 2007, Sant Celoni (Barcellona) 2007, Notte Bianca 2007 – Lecce, Intifada– Roma 2006, Sporthalle Unterrohrer - Zurigo 2006 (Svizzera), Sila in festa – Lorica (cz)2006 , Notte della Taranta 2006, Festival delle Province 2006 – Torino, PisaFolkFestival 2006, Alpheus – Roma2006 , Carpino Folk Festival 2006, Auditorium Flog – Firenze 2006, livello 57 – Bologna 2006, Fuoriorario – Reggio Emilia 2006 , Sciroccu 2005 c.s.o.a. ex snia viscosa – Roma, Carpino folk festival 2005, Notte della taranta 2005, Diso folk festival 2005, Villaggio Globale – Roma 2005, 5° Bolzano EthnoFestival 2005, Damada Festival 2005 (Francia), Perugia Classico 2004, Isolafolk 2004, Notte della Taranta 2004, Le Grande Bal de l’Europe–Gennetines 2004–(Francia), Teatro Piccinni – Bari 2004, Festival di Andanças 2003 (Portogallo), Howden Festival 2003(Inghilterra).
Collaborazioni discografiche: Radicanto “Terra arsa” - corde, pelli, papiri” (CNI 2001). Tonino Zurlo "Jata Viende" (Circ.G.Bosio/il Manifesto 2003). Damiano Mongelli "Corro" (Autoprod. 2003). Claudio Miggiano “ncera nà fiata!!!” (Autoprod. 2004). FebiArmonici “Settantasettelune” (Autoprod. 2005). SalentOrkestra “SalentOrkestra – Autoprodotto 2005
Dario Muci “Mandatari” (AnimaMundi edizioni 2007).
Per altre informazioni su Massimiliano guarda la sua pagina su myspace.
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Stage di Tamburello Il tamburello e le tecniche in Puglia
a cura di Davide Conte
Il seminario verte sui due principali filoni legati al tamburello in Puglia: la pizzica (nella sua specificità ed evoluzione storica attraverso vari stili) e le tarantelle in Puglia (tarantella ostunese e del Gargano).

Il tamburello nel Salento
La Pizzica e il tamburello salentino: un viaggio attraverso la sua evoluzione storica.
Dalla tecnica antica e originale degli anni ‘50 alle varie fasi intermedie degli anni ‘70 e ’90, fino alla tecnica contemporanea.

Le “Vie della Tarantella” in Puglia
La scuola ostunese legata al tamburello, le due originalissime tecniche per la tarantella.
La tarantella del Gargano ed i diversi stili di accompagnamento.

Durante il seminario sarà fatta una comparazione organologica degli strumenti di diversi costruttori pugliesi. Occasione questa per vedere da vicino tamburelli di rara bellezza alcuni dei quali vecchi più di 50 anni.
Livello: Per tutti.
Strumento: Muniti (se “non muniti” sarebbe gradita comunicazione)
Comunque sarà possibile acquistare in loco uno strumento.
Durata: 3 ore.
Davide Conte, salentino, dirige l'Orchestra Italica di Tamburi a cornice, ha studiato e preso ispirazione dai migliori maestri di tamburi a cornice tra i quali Pierangelo Colucci, Franco Nuzzo, Fabio Tricomi, Alfio Antico. Svolge stabilmente seminari in Italia ed in Europa presso scuole di musica e conservatori. Ha partecipato a diverse edizioni della “Notte della Taranta”, al Festival Mondiale di Musica Etnica Di Akko (Israele) e ad altre importanti manifestazioni.
Per il curriculum esteso e per saperne di più su Davide Conte...
visita il sito e le sue pagine su questo blog
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I concerti
Calalasera di San Giovanni Rotondo
Lontani dai fasti del Carpino folk festival e all'ombra di una città fatta santuario, i Calalasera sono riusciti a recuperare un modo di suonare e cantare all'antica estrapolato dal repertorio originale degli anziani di San Giovanni. Nelle loro ricerche, affiancate dalla passione più vera, ritroviamo il gusto della chitarra battente toccata con sentita dolcezza, il canto riporta all'asprezza e magnificenza del Gargano. I suonatori sono spesso i primi fautori delle feste di compleanno di anziani signori, non ultimo il compleanno di un centenario cantore. le ballate hanno anche l'organetto con una melodia tutta particolare, alla sangiovannara, che nulla ha a che fare con la solita Tarantella del Gargano di amà sta donnì conosciuta ormai come un inno.
Il gruppo merita l'ascolto e il raccoglimento, l'atmosfera unica e l'apertura del cuore.
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SalentoTrad - La Tradizione Moderna

Il quartetto dei salentoTrad rappresenta oggi la parte più viva e vivace della musica tradizionale in Puglia. L’espressività di questa formazione vuole riportare al pubblico gli aspetti più arcaici della tradizione rurale attraverso l’energia “giovane e fresca” di musicisti contemporanei.
Il repertorio è costituito da pizziche, canti d’amore e tarantelle dell’alta puglia.
La musica dei SalentoTrad è “Tutta musica schietta, indiavolata e sunata ad arte, comu serve pe fare ballare le persone, piano piano, però, come si deve… di modo che la musica possa fare il suo effetto, penetrare, e le persone si possano innamorare

Maria Mazzotta (Voce)
Massimiliano Morabito (Organetto)
Gianni Gelao (Plettri, fiati)
Davide Conte (Tamburi, voce)
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Mostra fotografica di (e con) Angelo Maggio "I suoni della festa"
Angelo Maggio si occupa di fotografia etnografica dal 1996. Nel 2003 accompagna Ignazio Emanuele Buttitta e l’Associazione Folkstudio di Palermo nelle sue indagini etnografiche in Sicilia. L’intero corpus fotografico di Angelo Maggio è consultabile presso il Conservatorio di Musica Popolare di Isca sullo Jonio (CZ) e comprende più di 100.000 immagini digitalizzate di oltre 200 eventi tradizionali. Le immagini rientrano nell’archivio dell’A.R.P.A. (Associazione di Ricerca Produzione ed Animazione con sede in Catanzaro) di cui Angelo è uno dei soci fondatori e che si occupa di ricerca in ambito folklorico e organizzazione di festival (Tarantella Power di Caulonia, Radicisonore di Tiriolo, L’Albero di Canto di Isca sullo Jonio tra gli altri).
Tradizioni: http://www.etnofotografia.com/
Teatro: http://www.fotodiscena.it/
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I documentari e i film (domenica dalle 0re 15, ingresso gratuito)

Pizzicata di E. Winspeare (1996)
Un film che, seppur inspiegabilmente non distribuito in Italia, ha riscosso successi e premi in Europa e Stati Uniti: Pizzicata è uscito in ben quindici paesi, ha partecipato a 80 festival ed è stato premiato a San Sebastian, a Edimburgo e al “NICE” Festival di New York, dove ha raccolto critiche eccellenti e l’applauso, tra gli altri, di Annabella Sciorra, che sarà protagonista del prossimo film del regista salentino. Pizzicata narra la storia della giovane Cosima, che nell’estate del 1943 si innamora di un pilota americano “piovuto” dal cielo proprio nella fattoria paterna. La famiglia di Cosima lo accoglie e lo prende in simpatia, avendo scoperto le sue origini pugliesi, ma il dramma esploderà quando il giovane dichiarerà il suo amore per Cosima durante le danze alla festa paesana. Una storia d’amore sensibile ed elegante, raccontata con uno stile elegiaco e ispirato, ma è anche uno studio etnografico di un fenomeno, quello del tarantismo, nel 1943 ancora vivo, ma che Ernesto de Martino nel 1959 descriverà come un “rottame” che resisteva ai margini di una società allora alle porte del “ boom” economico.
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La Taranta di G.Mingozzi (1962)
Il filmato, girato a Nardò e a Galatina sotto la consulenza scientifica di Ernesto de Martino, tratta del fenomeno del tarantismo in terra pugliese, mostrando esempi di terapia melocoreutica domiciliare di alcune tarantate e rituali collettivi nella cappella di San Paolo a Galatina. Il documentario, di straordinario impatto visivo e stupefacente scavo antropologico, completato da un commento di Salvatore Quasimodo, fu premiato al Festival dei Popoli del 1962 e selezionato al premio Oscar 1963.
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Documentari a cura di Ed. Kurumuny:
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Stendalì di C. Mangini (1960)
Canti e immagini della morte nella Grecìa salentina. «Un bel sasso, lucente e duro» viene definito il film di Cecilia Mangini. Stendalì, nel dialetto della Grecìa salentina “suonano ancora”, ritrae un lamento funebre contadino, rendendo su pellicola l’istituto del pianto rituale che affonda radici e origini antichissime ed è sopravissuto nel Salento sino ai primi anni sessanta del secolo appena trascorso. Stendalì, che nasce immediatamente dopo Morte e pianto rituale di Ernesto de Martino, racchiude tutto ciò e tramite un coinvolgente e straordinario uso delle tecniche cinematografiche inchioda lo spettatore che rimane affascinato da questo prodotto cinematografico. Il testo delle lamentazioni salentine, cantato dalle donne di Stendalì e interpretato nel filmato dall’attrice Lilla Brignone, viene tradotto da Pier Paolo Pasolini che coglie e mette in evidenza la struttura “a piramide” dei canti di morte.
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”Osso, sott'osso e sovraosso” di A. Miscuglio (1983)
Una storia di santi e di coltelli, la danza scherma di Torrepaduli. Annabella Miscuglio, documentarista fra le più note e prolifiche registe d'Italia, salentina di origine, realizza insieme a Luigi Chiriatti un documentario di 13 minuti sulla particolare ritualità di Torrepaduli: la danza scherma o dei coltelli. La notte del quindici agosto a Torrepaduli, frazione di Ruffano, si danno appuntamento i tamburellisti salentini che accompagnano durante tutta la notte, al suono della pizzica pizzica, una particolare forma di duello che, anticamente si diceva, veniva fatto con i coltelli, mentre i danzatori, in prevalenza rom, ballavano nelle ronde.